Evoluzioni tecno-strumentali del Supermercato

scaffali della frutta coop



Il supermercato tende ad allontanarsi sempre più dagli schemi iniziali. Infatti determinate attrezzature, canoni estetici e pratici negli anni sono stati rimpiazzati da attrezzature sempre più evolute che possano assecondare l’evoluzione socio-economica della popolazione. Cronologicamente tutto ebbe origine dagli scaffali murali, appoggiati contro una parete e che permettessero l’accesso della clientela da un lato solo; in questo modo venne sfruttato il concetto base della libreria che presenta ripiani sovrapposti e altezze non superiori a 1,70metri. In seguito si ebbe una seconda evoluzione, cioè l’introduzione di scaffali denominati “gondole”. La caratteristica principale di questi espositori era data dall’unione dorsale di due scaffali, essendo più funzionali dei precedenti e dando così la possibilità di originare corridoi aggiuntivi, lungo i quali poteva affluire e defluire la clientela in numero maggiore. Inoltre la quantità dei prodotti ospitati per spazio a disposizione permetteva un notevole incremento; successivamente le gondole hanno subito moltissime variazioni estetiche, cambiando spesso i materiali per la realizzazione.

Il carrello è lo strumento per eccellenza per garantire al cliente un comodo acquisto,ma anche aumentare notevolmente il quantitativo di alimenti e non alimenti comprati in una unica spesa. Come abbiamo già visto inprecedenza, il carrello fu introdotto dal 1916; anch’esso ha subito non poche evoluzioni negli anni, sia nel design sia nell’utilizzo dei materiali di fabbricazione.



Le “isole” sono attrezzature di vendita di forma e impiego svariatissimo. Caratterizzate da piccole dimensioni e dalla possibilità di stare in piedi da sole, sono ideali per esporre alla rinfusa prodotti sui quali si vuole richiamare l’attenzione.

I banchi frigo sono indispensabili per il supermercato; in Italia ad esempio hanno permesso l’introduzione del reparto gastronomia nel supermercato “Esselunga” nel 1974, ma hanno dato anche la possibilità di poter mettere a disposizione dei clienti alimenti freschi tutti i giorni. Ovviamente i costi sostenuti dai punti vendita, soprattutto nei primi anni dalla loro comparsa, erano notevoli, non solo per l’acquisto ma anche per la loro manutenzione. Le caratteristiche di questi banchi frigo possono variare in base alla tipologia di prodotto ospitato.


Le casse d’uscita sono attrezzature composite, risultanti dall’inserimento del registro di cassa. Le versioni più rudimentali consistevano in un vero e proprio mobile a forma di elle rovesciata: il lato più corto, tutt’oggi, ospita il registro di cassa dietro al quale siede l’operatore, mentre il lato più lungo della struttura costituisce il piano di scarico su cui vengono depositati e imballati i prodotti acquistati. In media le misure della cassa sono di 1 metro di larghezza per 1,60metri di lunghezza. Ovviamente anche questa strumentazione ha subito notevoli trasformazioni negli anni, diventando un vero e proprio calcolatore elettronico, capace di gestire e incamerare una quantità enorme di dati durante il suo utilizzo. Negli ultimi anni in molte catene della GDO sono state inserite anche casse di tipo self-service, con software facilitati che permettono al comune frequentatore del supermercato di poter concludere l’acquisto dei prodotti in completa autonomia.



a cura di Giuseppe Rodolico

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